"I Signori della Cenere dimostra come sia possibile attingere la
complessità e l’ampiezza di visione anche (e forse soprattutto) in
chiave non realistica, raggiungendo livelli di verità sconosciuti ai
languori della produzione letteraria
mainstream
"
Valerio Evangelisti
"Un viaggio nella storia" Il Fatto Quotidiano
“Originali chiavi di lettura sulla contemporaneità” Panorama
“Racconta il presente e soprattutto la crisi” Quotidiano Nazionale
“La più grande denuncia letteraria dei metodi capitalisti contemporanei” Narcomafie
“Intelligente, godibile e adrenalinico” Radiolibri
"Azione, pulp e ragionamenti alti" La Voce di New York
"Lo sviluppo narrativo del concetto di guerra di classe dall'alto" il Manifesto
Pubblichiamo qui alcuni pareri sul romanzo, espressi da scrittori, critici, giornalisti, semplici lettori. Anche il tuo, se ci contatti per farcelo conoscere.
Fa vedere da dentro il meccanismo che ci stritola ogni giorno
Massimo Argo - critico
In bilico tra mito e realtà. E forse scritto da Dio in persona.
Lanfranco Schumann - lettore
Un romanzo coinvolgente dove non mancano l'amore e l'azione.
Paolo Bonini - libraio
Si mescolano bene fiction hard-bolied e pagine tecnico-informative.
Valerio Calzolaio - scrittore
Come 'Il Codice Da Vinci', ma scritto da un no global.
Kika Negroni - bibliotecaria
Se cercate un romanzo dove ci sia sesso, droga e rock and roll, ecco il romanzo adatto. Anche se il libro parla d’altro.
Francesco Masala - blogger
Tutto può cambiare perchè non tutto è sempre stato così: questo il messaggio che resta impresso a lungo dopo la lettura.
Stefano Iannillo - critico
Il libro finisce, ahimè, ma inizia dentro di te.
Gabriella Carnino - lettrice
Quello che scrive Tersite Rossi non lo trovate sui libri di scuola.
Patrizia Corsica - blogger
Tersite Rossi ancora e sempre romantico e pulp, utopista e apocalittico.
Alberto Brodesco - critico
Il tempo che ci è dato non possiamo sceglierlo. E questo è un grande
limite, ma anche una grande benedizione. Questo pensiero è
il più grande
dei regali che questo libro mi ha fatto
.
Chiara Calò - libraia
Tersite Rossi racconta le strategie delle classi dominanti per conquistare il potere assoluto.
Mauro Trotta - giornalista
Sconsigliato a chi ama un genere preciso.
Carla Colledan - critica
Capace di far dubitare anche i più convinti sostenitori della storia come percorso di progressiva evoluzione.
Dmitrji Palagi - blogger
Protagonisti che escono fuori dai classici stereotipi.
Nico Donvito - blogger
Uno stile incalzante e cruento che rasenta la pulp fiction.
Elena Tamborrino - blogger
Cavalca l’azione come un film di cassetta.
Marco Pontoni - giornalista
Un romanzo in cui troverete semplicemente tutto.
Marco Zanoni - critico
Grande originalità nella trama e nei colpi di scena.
Francesca Visentin - giornalista
Stimola fin da subito il lettore ad approfondire.
Marco Vallari - lettore
Una scrittura capace e una vicenda realistica pur in uno scenario futuribile.
Laura Costantini - giornalista
Una trama intricata, tessuta con abilità e fascino.
Angela Iacoviello - blogger
La forza di questo libro sta in due ingredienti: il lavoro di ricerca e la passione civile.
Alessandro Genovese - scrittore
Alcuni parlano di fantapolitico, altri di giallo, per noi è un noir d'inchiesta.
Manuel Figliolini
Si gusta come un buon vino.
Giancarlo Roseghini - storico
Si parla della radice dei sentimenti umani.
Letizia Frigerio - critica
Ampio spessore sia di realtà sia di fiction.
Giampaolo Rossi - lettore
Un romanzo di dicotomie abissali che finiscono per armonizzarsi.
Stefania Cima - libraia
Wu Ming, Fruttero e Lucentini, Carlotto, Dazieri: il serbatoio cui attinge Tersite Rossi.
Fabio Canesi - giornalista
Il potere del denaro è un personaggio a sé stante, un'ombra oscura. onnipresente e tentacolare.
Barbara Caffi - giornalista
Un viaggio nella storia.
Lorenzo Mazzoni - scrittore
Romanzo di riflessione, denso di avvenimenti e di informazioni. Immergetevi.
Federica Belleri - critica
Non occorre andare a cercare dei nomi stranieri se vi piacciono libri intelligenti, godibili ed adrenalinici: fate poca strada, e restate sui Tersite Rossi.
Giorgio Gizzi - libraio
Profondo e toccante.
Micol Borzatta - critica
Un romanzo molto documentato che fa pensare.
Simone Berlanda - libraio
Dentro c'è la vita, quella vera.
Giovanni Massari - lettore
Fila come un treno e non lascia scampo.
Marina Morassut - critica
Ha la forza di una tragedia classica con il taglio crudo della realtà contemporanea.
Luca Sanguinetti - critico
Intenso e centrato.
Domenico Rondoni - lettore
Leggere “I Signori della Cenere” è come leggere una pila di saggi, un modo per capire tante cose.
Cornelio Castori - giornalista
Questa è letteratura, bellezza.
Fabio D'Angelo - blogger
I personaggi sono figure di forte impatto che raccontano le contraddizioni e le distorsioni di questa difficile contemporaneità.
Licia Simoni - libraia
Spiega molte delle cose che stanno accadendo oggi.
Livio Partiti - giornalista
Un linguaggio profondo, dirompente, che squarcia la superficie dell’immaginabile.
Penna d'Oro - blogger
I personaggi
Laura Abram - lettrice
Da leggere, questo libro: fa bene a tutti, uomini e donne.
Lia Nesler - lettrice
Raccontando qualcosa di incredibile si può arrivare molto vicini alla verità. Trasposto per il cinema sarebbe un grande film.
Sabrina Minetti - critica
Ogni cosa trova un senso, uno sviluppo: una pagina dopo l’altra, 'I
Signori della Cenere' ci rivela
una verità conosciuta dai più, ma
ignorata di proposito.
Filippo Lancietto - blogger
La Storia diventa fiction, e funziona.
Giorgio Picarone - blogger
Un'incredibile storia così attuale e veritiera da togliere il fiato.
Simonetta Gabrielli - lettrice
Mi ha fatto amare e odiare la Storia.
Monica Venco - lettrice
Una scrittura secca, a volte dura e tesa, ma sempre equilibrata e accattivante.
Elisabetta Bortolotti - giornalista
Il romanzo scorre non senza inquietare, assumendo di volta in volta toni da thriller economico, commedia agrodolce e atmosfere dark alla Gotham City.
Paolo Carnevale - scrittore
Droga, sangue, sesso, denaro a palate e successo, tanto indescrivibile successo.
Cecilia Lavopa - critica
Il Gordon Gekko di Oliver Stone è solo una fonte d'ispirazione, perché
il protagonista del romanzo è ancora più cinico e violento. Anche se
alla fine si ribellerà a quel mondo.
Matteo Massi - giornalista
Nonostante l'architettura complessa del romanzo, la narrazione procede tenendoti inchiodato alla pagina.
Giambattista Santoni - critico
Quando arriverete a un certo punto della lettura, tenete vicino a voi un
bicchiere o, meglio ancora, una bottiglia d’acqua, perché potrebbe
venirvi una gran
voglia di bere.
Massimo Ricciuti - blogger
Il personaggio di Lorenzo ricorda Tyler Durden di "Fight Club", quello di Aldo il Bill Foster di "Un giorno di ordinaria follia".
Andrea Bontempo - giornalista
Lavoro gigantesco.
Giulia Guerra - blogger
La terra contro il distacco da essa, le vicende umane frullate come in
una lavatrice
da un sistema fatto di tante pedine spesso ignare del
proprio ruolo.
Francesca Re - giornalista
Tersite Rossi ha enormemente allargato lo scenario e le proprie ambizioni.
Carlo Dogheria - giornalista
La scrittura sicura, serrata e caleidoscopica di Tersite Rossi mette in scena un formidabile intreccio di storie.
Carlo Martinelli - giornalista e scrittore
L’occhio dei Tersite Rossi anche questa volta si apre su ciò che siamo e non vorremmo mai essere.
Francesca Schipa - critica
Tre storie intrecciate e documentatissime, tra crimini finanziari e archeoantropologia. Con un pertugio di speranza che si schiude alla fine.
Renzo Grosselli - giornalista
Suspence, angoscia, tensione, ma anche originali chiavi di lettura sulla nostra contemporaneità.
Andrea Bressa - giornalista
Dietro ad un libro come quello di Tersite Rossi c’è un grande lavoro di
documentazione, un po’ come avviene per i romanzi di
Wu Ming.
Mattia Frizzera - giornalista
Un libro validissimo, in cui ognuno potrà probabilmente trovare una
tematica di spiccato interesse e che dia soddisfazione ai propri gusti
letterari.
Gabriele Ottaviani - critico
Un libro senza pace, implacabile,
spietato, affilato
. Una canna di pistola puntata sulla tempia del
liberismo. La più grande denuncia letteraria dei metodi capitalisti
contemporanei.
Piero Ferrante - giornalista